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di Giulia Cenciarelli
Esclusiva, elegante, romantica. Questa l’atmosfera che si respira nella Cantina Monte Due Torri dello Chef Josè Amici a Genzano di Roma, nel cuore dei Castelli Romani.
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L’esperienza, perché quando si parla di alta cucina la si esperisce, non la si assaggia o la si mangia, si svolge tutta nell’ambiente raccolto e più caratteristico del Monte Due Torri, la cantina circolare: una cisterna romana restaurata che con una cupola pantheonica, crea un ambiente raccolto, intimo e centripeto, in cui odori, sapori e profumi si uniscono in un mulinello di sensazioni. L’acustica dello spazio sferico favorisce lo scambio di idee e di commenti di enogastronomia tecnica tra tutti i commensali del grande tavolo.
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L’ambiente complessivo della cantina è molto curato: siamo in una antica cisterna romana, lo spazio è comandato dagli archi in opus listatum che delimitano gli ambienti ed aprono splendide finestre sui tavoli. In tutti gli spazi la luce è soffice, invita ogni ospite al proprio momento di relax in perfetto stile country-elegant contemporaneo, tra vetrine con antichi attrezzi per la spremitura dell’olio, la cantina con i vini del Lazio ancora nuova e poco polverosa, e le lampade Arco sui tavoli più piccoli. Lo spazio in totale accoglie un massimo di 12 ospiti.
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L’accoglienza a base di bollicine laziali, è servita dal giovane ed elegante personale di sala, che introduce alla prima sorpresa dello chef Amici: i fermaposto sui tavoli prendono vita e diventano crackers di basilico e polvere di pomodoro, ispirati ai tagli nelle tele di Fontana, mentre grissini lunghissimi, inarcati verso l’ospite come canne da pesca, catturano ogni tipo di acquolina.
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Già dall’antipasto ci si ritrova catapultati in un’esperienza sensoriale. Si comincia con un omaggio ai colori e ai sapori nazionali: gnocco e panzerotto si schierano al fianco di soffici nuvolette di riso tricolori, il tutto arricchito da gocce di maionese biologica. Segue un colorato Gambero di fiume panzanella e burrata, un piatto che insegna ai palati le diverse consistenze delle sue materie prime.
Gnocco e Panzerotto Nuvolette di riso tricolori Gambero di fiume, panzanella e burrata
La seconda sorpresa è servita dal sommelier insieme a tutto il personale: entrano in sala per riempire l’ambiente di un profumo magico di pane di Genzano, servito a tavola in due tipologie di paninetti, per poter degustare e accompagnare l’olio della casa. L’incertezza è breve, l’olio si degusta, ma la scarpetta si assapora.
Il primo arriva come una composizione minimale di colori su piatto nero, è il Raviolo di baccalà e ‘nduja, un omaggio al pittore Hans Hoffman. Lo chef ha una passione molto chiara e realizza creazioni, ma piatti di arte contemporanea.
Con il secondo, il Piccione frollato in fieno di camomilla, peperoni con idromiele e fondo caccia, lo chef sfodera le sue migliori cartucce, servendo il suo piatto forte. Una carne delicata e dal sapore veramente preciso, distinto, incapace allo stesso tempo di coprire il resto. Un piatto dalle precise gerarchie, una sensazione per il palato davvero sorprendente.
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Il dolce è un capolavoro di artigianato, il Simposio dello Chef, il quale sul finale, entra in sala per le presentazioni e per completare la sua scultura culinaria, aggiungendo al piatto dei lamponi fucsia in azoto liquido. Fuochi d’artificio nella testa, caldo e freddo, croccante e morbido, la granella di pistacchio con la polvere di cioccolato. Un’esperienza, un piccolo viaggio. Davvero.
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La buonanotte viene servita anche lei dallo chef, che ci saluta sotto gli archi di mattoncini rossi, regalandoci l’ultima sorpresa: un cartoccio con un krapfen caldo, per poter accompagnare anche la colazione del giorno dopo e rendere l’esperienza davvero indimenticabile.
Contatti:
CANTINA MONTE DUE TORRI GOURMET
AGRITURISMO MONTE DUE TORRI
Via Montegiove Nuovo, 77, 00045
Genzano di Roma (RM)
+39 / 069363276
info@monte2torrigourmet.it
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