Il rione Regola, è il VII rione della Capitale. Il suo nome deriva da “renula” o “arenula”, la bionda rena (sabbia) del Tevere che si depositava sulle sponde dando origine ad ampi arenili.

Al suo interno sono custoditi diversi tesori. Numerose piazze, meravigliose chiese ed importanti palazzi, che hanno segnato la storia dell’arte e dell’architettura.

La facciata di Palazzo Spada, nel rione Regola

Palazzo Spada

Nel cuore del rione, sulla caratteristica Piazza Capodiferro, prospetta la maestosa facciata di Palazzo Spada. La piazza prende il nome dal cardinale Girolamo Capodiferro, che commissionò la realizzazione del palazzo nella prima metà del ‘500.

Quando nel 1559 il cardinale Capodiferro morì, la madre Bernardina e il nipote Pietro Paolo Mignanelli, ereditarono il palazzo. Nel 1632 il cardinale Bernardino Spada lo acquistò dai Capodiferro per 31.500 scudi.

Nei trent’anni in cui abitò il palazzo, il cardinale Spada spese altri 55.000 scudi per trasformare e abbellire artisticamente il palazzo. Ristrutturazioni e abbellimenti furono affidati agli artisti più illustri del tempo, tra cui: Paolo Maruscelli, Girolamo Rainaldi, Gian Lorenzo Bernini, Vincenzo della Greca e Francesco Borromini.

Il cardinale Spada, dipinto conservato presso la Galleria Spada – Guido Reni 1631 circa

La facciata di Palazzo Spada

La facciata di Palazzo Spada è forse la più articolata e ricca del Cinquecento romano.

Il pianoterra è ornato da un bugnato regolare, su cui si aprono il portone centrale e otto finestre.

Altre nove finestre si alternano a nicchie nel piano superiore. Ogni nicchia contiene una statua in stucco che raffigura rispettivamente (da sinistra verso destra): Traiano, Gneo Pompeo, Fabio Massimo, Romolo, Numa, Marcello, Cesare e Augusto.

Nel piano ammezzato, caratterizzato da festoni, cariatidi e puttini, le otto finestrelle si intervallano a medaglioni che includono un cane vicino a una colonna ardente, su cui si snoda un nastro con il motto del cardinale Capodiferro. Al centro, un grande stemma della famiglia Spada.

All’ultimo piano, tra le nove finestre, vi sono dei riquadri con iscrizioni relative alle statue in stucco sottostanti.

Palazzo Spada – Particolare della facciata

I tesori del Palazzo

All’interno del palazzo, si trova la celebre Galleria Prospettica attribuita al Borromini, ideata in realtà dal padre agostiniano Giovanni Maria di Bitonto. Costruita nel 1653, capolavoro del barocco romano.

La famosa Galleria Prospettica del Borromini

Nel piano nobile del palazzo, occupato dal Consiglio di Stato, la Galleria degli Stucchi, la Sala di Pompeo ed altre sale non visitabili.

Il palazzo ospita al suo interno l’importante collezione artistica del cardinale Spada: la Galleria Spada. Dove è possibile ammirare alcune opere di Tiziano, del Guercino, di Guido Reni, Annibale Carracci, Rubens e Artemisia Gentileschi.

Clicca qui per conoscere tutte le info su visite, orari e biglietti.

Una delle sale della Galleria Spada con la collezione artistica del cardinale



4 commenti

Tito · 3 Dicembre 2023 alle 14:20

Magnífico

Lazio zona gialla: Mostre e Musei riaperti - RomaOra · 1 Febbraio 2021 alle 18:01

[…] Oltre al Colosseo, oggi, è stato riaperto al pubblico anche il Pantheon, gli straordinari Musei Vaticani, il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo, la Galleria Nazionale di Arte Moderna, il Museo Nazionale Romano Crypta Balbi e la Galleria Spada. […]

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