L’Obelisco Vaticano è il secondo obelisco più alto di Roma, inferiore solo a quello lateranense (già presente nel Circo Massimo).

Un monolite di granito rosso, alto poco più di 25 metri, che dal 1586 poggia su un basamento di 8,25 metri. Il suo peso supera le 300 tonnellate ed è l’unico obelisco “romano” privo di geroglifici.

La bellissima Piazza di San Pietro, con al centro l’imponente Obelisco Vaticano.

Il Circo di Nerone (già di Caligola)

In antichità l’Ager Vaticanus, la pianura compresa tra il Tevere e i Monti Vaticani, non costituì mai una vera e propria parte della città. Questa era considerata una zona suburbana, incisa da strade, aree sepolcrali e importanti ville.

Tra queste vi erano i famosi Horti Agrippinae, la villa di Agrippina, figlia del grande generale Marco Vipsanio Agrippa e nipote del primo imperatore romano Ottaviano Augusto.

Nella villa imperiale, si trovava anche un circo privato lungo più di 500 metri e capace di ospitare quasi 20.000 persone. La sua costruzione si deve all’imperatore Caligola (figlio di Agrippina).

Sarà poi Nerone a completare l’edificio, dopo averlo ereditato. Per questo motivo la costruzione è nota come Circo di Nerone.

Ipotesi ricostruttiva del Circo di Nerone in un’incisione del 1699 di Pietro Santi Bartoli.

Dall’Egitto a Roma

Nel 40 d.C. l’imperatore Caligola, fa collocare al centro del circo il grande obelisco. Questo viene trasportato direttamente dall’Egitto, tramite una nave di vastissime proporzioni, adagiato, per evitare di spezzarlo, su un “cuscino” di lenticchie.

L’obelisco, ricordato anche da Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia (del sec. I d.C.), era stato eretto ad Eliopoli, dal faraone Nencoreo (oggi identificato con Amenemhat II).

Successivamente, l’obelisco viene spostato ad Alessandria e posizionato nel Forum Iulium da Cornelio Gallo, primo prefetto d’Egitto sotto Augusto. Finché Caligola non lo porta a Roma.

Iscrizione latina con la dedica ad Augusto e a Tibero, fatta da Caligola.
L’iscrizione si trova alla base dell’obelisco, ed è ripetuta su due lati.

La Basilica di San Pietro e la nuova collocazione dell’obelisco

Addossate al Circo di Nerone, sorsero più tardi le necropoli vaticane. Accanto all’obelisco, quando il circo era ormai inutilizzato, vennero realizzati due grandi mausolei circolari: la cosiddetta Rotonda di Sant’Andrea e il Mausoleo Onoriano.

Il circo, così come l’obelisco e più tardi i mausolei, era posizionato sul fianco sinistro dell’antica Basilica Costantiniana. L’obelisco, precisamente, era collocato dove oggi si trova la Piazza dei Protomartiri Romani.

Rimase in quella posizione, senza mai cadere, per tutto il medioevo e oltre.

Dipinto dell’antico mausoleo e dell’obelisco, del 1629, di Pieter Jansz Saenredam.
Il dipinto di Saenredam si basa su questo disegno del 1532 di Marteen van Heemskerck.

Nel 1586, Papa Sisto V lo fece trasportare al centro dell’attuale Piazza San Pietro. Dopo aver esaminato diversi progetti, l’arduo compito fu affidato al grande architetto Domenico Fontana.

I lavori preparatori durarono circa sette mesi. Una volta fabbricate le solide fondamenta per sostenerlo, il 30 Aprile 1586 ebbe inizio questa grande e memorabile impresa, alla quale parteciparono più di 900 uomini, 75 cavalli e 40 argani.

Il 20 Settembre del 1586, l’obelisco veniva adagiato sulla sua nuova base. Sei giorni più tardi benedetto e consacrato.

Iscrizioni poste alla base dell’obelisco.
Quella superiore ricorda l’impresa di Fontana.
L’iscrizione in basso, ricorda la realizzazione della meridiana nel 1817.
Le iscrizioni di Papa Sisto V, sul basamento dell’obelisco.



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