Dal 17 al 23 Febbraio 2020, sono esposti all’interno della Cappella Sistina, i meravigliosi 10 arazzi degli Atti degli Apostoli, tessuti tra il 1516 e il 1521 su cartoni disegnati dal grande artista urbinate, scomparso proprio 500 anni fa, il 6 Aprile del 1520.

Le opere sono esposte sulle pareti inferiori della Cappella Sistina, collocazione per la quale erano state commissionate nel 1515 da Papa Leone X. Il direttore dei Musei Vaticani Barbara Jatta, ha spiegato che gli arazzi: “sono il completamento teologico e visivo degli affreschi quattrocenteschi e della Genesi e del Giudizio Universale di Michelangelo”.


I primi 7 arazzi, realizzati a Bruxelles dalla bottega del tessitore Pieter van Aelst, sui cartoni di Raffaello, venivano appesi alle pareti della celebre Cappella nella notte di Santo Stefano del 1519. Una ricostruzione storica dunque, in grado di far tornare i visitatori indietro nel tempo, e che restituisce una visione completa che neanche l’artista urbinate poté ammirare, a causa della sua morte prematura.

Furono Sisto IV (1471-1484) e Giulio II (1503-1513) a far eseguire nella Cappella Magna di Palazzo il ciclo pittorico delle pareti e la volta di Michelangelo. Tra il 1515 e il 1516, per volontà di Leone X (1513-1521) Raffaello concepì un grande ciclo monumentale, che completava il messaggio religioso della Cappella con le storie delle vite di san Pietro e san Paolo.

Per una settimana sarà possibile visitare questa imperdibile rievocazione storica, che celebra la genialità di Raffaello e arricchisce ancora di più la Cappella Sistina, dopo di che, gli arazzi torneranno ad essere esposti nella Pinacoteca Vaticana.

Photo credit: Vatican News



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